Spese Nato le scorciatoie dell’Italia | Basta il 3,5% del Pil così tuteleremo il welfare Crosetto | Ma l’Italia è già sotto attacco
In un’Italia sempre più minacciata da guerre e crisi, il coraggio di affrontare le sfide si fa strada tra le parole di Crosetto. La sua testimonianza rivela la fragilità di un Paese sotto assedio, ma anche la determinazione a tutelare il welfare e la sicurezza. È ora di reagire con decisione: l’Italia può e deve essere pronta a fronteggiare il peggio, senza perdere la speranza e la forza di andare avanti.
«Quando c’è la guerra non dormo la notte, io per primo non sono pronto a far fronte a questa situazione drammatica». Alla fine dei 90 minuti di audizione di fronte a deputati e senatori Guido Crosetto confessa tutta la sua “fragilità” di fronte al mondo a pezzi squassato da guerre e minacce. Ma proprio per questo l’Italia deve reagire e prepararsi al peggio, spiegano a lungo il ministro della Difesa e quello degli Esteri alle commissioni riunite di Camera e Senato. «Non possiamo più essere protetti solo dagli Usa, l’Europa deve assumersi le proprie responsabilità», spiega Antonio Tajani. È la premessa per spiegare perché l’ aumento delle spese per la difesa al 5% concordato al summit Nato dell’Aja va incontro eccome agli interessi dell’Italia. 🔗 Leggi su Open.online
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Gaza, Mezzaluna Rossa: "Nessun aiuto è ancora arrivato agli abitanti" | Crosetto: "Giusto che l'Italia dica a Netanyahu che sta sbagliando" - La Croce Rossa Gaza Mezzaluna Rossa segnala che nessun aiuto è ancora arrivato agli abitanti di Gaza, con i camion ancora bloccati al valico di Kerem Shalom.
Vertice NATO all’Aja: mentre si discute di portare al 2% del PIL le spese militari come soglia minima obbligatoria, l’Italia gioca con i numeri. Meloni e Crosetto infilano cybersicurezza e transizione energetica nei conti della Difesa per far sembrare più alta la sp Vai su Facebook
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Spese Nato, le scorciatoie dell'Italia: «Basta il 3,5% del Pil, così tuteleremo il welfare». Crosetto: «Ma l'Italia è già sotto attacco»; Il tragico valzer sulla spesa militare: per Bruxelles è all’1,3%, ma il governo dice: 2%; Crosetto-Tajani: l’Italia centra il 2% del Pil per la Nato. L’opposizione: «Ci siamo arrivati in una notte?.
Spese Nato, le scorciatoie dell’Italia: «Basta il 3,5% del Pil, così tuteleremo il welfare». Crosetto: «Ma l’Italia è già sotto attacco» - Il ministro della Difesa riferisce con Tajani alle Camere sul vertice dell'Aja: «La Russia è in economia di guerra, dobbiamo reagire». Come scrive msn.com
Vertice Nato, Tajani non esclude nuove sanzioni a Mosca. E Crosetto snocciola i numeri dell’economia di guerra russa - Mosca destina il 43% della spesa in ambito militare: nessun segnale di riconversione industria, neanche con il cessate il fuoco. Si legge su milanofinanza.it