3 Luglio 2006 | il giorno in cui Vibo affondò nel fango Un disastro annunciato dimenticato ancora vivo
di un disastro annunciato, che ha segnato indelebilmente la mia memoria e quella della comunità di Vibo Valentia. Quel 3 luglio 2006, il fango e le acque invadenti hanno portato via sogni, speranze e ricchezze, lasciando un segno profondo nel nostro territorio. Un evento che ancora oggi ci ricorda quanto sia importante prepararsi e prevenire, affinché tragedie simili non si ripetano.
di Pino De Seta * 3 luglio del 2006 un giorno che resterà impresso per sempre nella mia memoria. Un ricordo indelebile in quanto mi trovavo in ufficio a Vibo Valentia e le telefonate per accertarmi di cosa stesse succedendo si susseguivano incessantemente. Ho dovuto lasciare l’auto a Porto Salvo, e dirigermi verso casa, a Vibo Marina, immerso nel fango e nell’acqua, che i torrenti avevano riversato lungo le strade, sino alla cintura. Un ricordo indelebile in quanto il disastro, non la quantità di pioggia, era prevedibile. Per anni si è sempre denunciato la vulnerabilità e la fragilità della collina sovrastante le frazioni costiere; l’inefficienza, ed inutilità, della rete di raccolta acque bianche nella zona Pennello, e di altre zone di Vibo Marina; dell’eccessivo restringimento dei corsi d’acqua, tutti cementificati nel tratto costiero. 🔗 Leggi su Laprimapagina.it
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