Limitare la libertà non piacerebbe nemmeno agli odiatori di Bezos
La libertà di espressione continua a essere un diritto fondamentale minacciato in diverse parti del mondo. Mentre la Corte di appello di Algeri conferma la condanna di Boualem Sansal, un autore che osa dissentire, in Turchia si registrano altre restrizioni all’opinione pubblica. È un richiamo alla necessità di difendere i nostri diritti, perché il silenzio è il primo passo verso l’oscurità. La lotta per la libertà deve continuare, più che mai.
Al direttore - La Corte di appello di Algeri ha confermato la condanna a 5 anni di reclusione per lo scrittore Boualem Sansal, detenuto e gravemente malato, perché le sue opinioni rappresenterebbero un pericolo per l’unità nazionale. Sansal non è un estraneo, è un cittadino francese e la casa editrice Neri Pozza ha appena pubblicato il suo ultimo libro, “Vivere. Il conto alla rovescia”, un romanzo distopico sul totalitarismo. In Turchia, giornalisti e redattori del settimanale LeMan sono stati arrestati per una innocua vignetta in cui Maometto e Mosè si danno la mano sotto le bombe. Aspettiamo come sempre la non reazione dei nostri intellò italiani, scrittori, giornalisti, autori di satira, quelli che scrivono, sdegnati, su tutto meno che sulla sorte dei loro colleghi in quei paesi. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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