Santarcangelo Festival Colombo FdI non ci sta | Persone che orinano e spettacoli pro-gender Questa è cultura?
Il Santarcangelo Festival, un appuntamento culturale di rilievo, sta affrontando polemiche accese: tra accuse di comportamenti inappropriati e spettacoli considerati pro gender, la questione divide l’opinione pubblica. Mentre alcuni difendono con passione questa manifestazione, altri, come la deputata di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo, contestano le decisioni del Governo e le interpretazioni che ne sono state date. La disputa evidenzia quanto siano profonde le tensioni sulla libertà creativa e i valori culturali italiani.
C’è chi ha difeso a spada tratta le ragioni del Santarcangelo Festival, definendo immotivato il declassamento sancito dal Governo nazionale (con annesso taglio di fondi), e chi, come la deputata del territorio di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo, non ci sta ad attribuire colpe all’esecutivo. 🔗 Leggi su Riminitoday.it
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Santarcangelo Festival, a Bologna la presentazione del programma e degli artisti - Dal 4 al 13 luglio, la città di Bologna ospita la presentazione della 55esima edizione di 'Santarcangelo Festival: not yet'.
Festival di Santarcangelo declassato, fondi governativi a rischio. Il sindaco: «Attacco alla libertà di espressione”. Colombo (FdI): «Soddisfatta» Vai su Facebook
Santarcangelo Festival, Colombo (FdI) non ci sta: Persone che orinano e spettacoli pro-gender. Questa è cultura?; Santarcangelo di Romagna e il festival declassato dal ministero della Cultura. Il presidente dell'associazione: «Attacco alla libertà culturale»; Santarcangelo e gli altri: ecco i tagli «politici» del Mic.
Santarcangelo di Romagna e il festival declassato dal ministero della Cultura. Il presidente dell'associazione: «Attacco alla libertà culturale» - Giovanni Boccia Artieri (Santarcangelo dei Teatri): «Una valutazione irricevibile nel merito». Secondo corrieredibologna.corriere.it
Santarcangelo e gli altri: ecco i tagli «politici» del Mic - (Visioni) «L’ennesimo atto di un governo che vuole sottoporre la cultura a controllo politico, usando la Commissione come un manganello che colpisce la libertà d’espressione». Riporta ilmanifesto.it