Licenziamento per messaggi su WhatsApp multa salata all’azienda
In un mondo sempre più digitale, l’uso improprio delle informazioni può avere conseguenze pesanti, anche per le aziende. Recentemente, il Garante Privacy ha sanzionato Autostrade Spa con 420mila euro, evidenziando i rischi di licenziare basandosi su messaggi WhatsApp senza adeguate verifiche. È fondamentale capire quali dati sono leciti usare nel processo disciplinare, perché un errore può trasformarsi in un boomerang legale e reputazionale. Vediamo insieme il caso concreto e come evitarlo.
Attenzione a quali dati si usano per licenziare un lavoratore o una lavoratrice, perché si rischia una sorta di effetto boomerang. Lo ha spiegato il Garante Privacy che recentemente ha sanzionato Autostrade Spa per la cifra di 420mila euro. Quest’ultima è stata infatti ritenuta responsabile di aver trattato illecitamente i dati personali di una sua lavoratrice, per giustificarne il licenziamento disciplinare. Vediamo insieme il caso concreto e la decisione dell’Authority, perché al di là della punizione inflitta alla società datrice, offre una serie di spunti utili a orientare le attività aziendali e i procedimenti disciplinari. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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Licenziamento per messaggi su WhatsApp, multa salata all’azienda; Utilizzo illecito dati personali dipendente per giustificare il licenziamento, multa di 420mila euro ad Autostrade per l’Italia; Lavoratori, non puoi essere licenziato per delle offese su WhatsApp, sono messaggi privati: novità della Cassazione.
Licenziamento per messaggi su WhatsApp, multa salata all’azienda - Il Garante multa Autostrade per 420mila euro: ha licenziato una dipendente usando messaggi di chat private: il caso apre interrogativi sulla privacy ... Secondo quifinanza.it
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