Quanto pesa il riarmo Nato su deficit e debito italiani
Il riarmo italiano, già pesantemente influenzato da deficit e debito pubblico, si prepara a un ulteriore incremento con l’obiettivo di raggiungere il 5% del Pil per la Difesa entro il 2035, come stabilito dal vertice NATO. Questa decisione potrebbe comportare tagli, aumento del deficit e rischi per il profilo di credito sovrano dei Paesi UE. Secondo le analisi di Scope Ratings, gli effetti varranno da stato a stato, ma le incidenze sono destinate a essere significative...
L’obiettivo del 5% sul Pil per la Difesa entro il 2035 stabilito al vertice Nato porterà a più tagli, aumento del deficit e peserà anche sul debito pubblico, rischiando di incidere sul profilo di credito sovrano dei Paesi Ue. È quanto emerge dall’analisi dell’agenzia di rating europea Scope Ratings, secondo cui l’aumento delle spese militari porterà a un impatto sul bilancio diverso da stato a stato. Secondo le stime emerse nello studio, l’accordo raggiunto tra i membri dell’Alleanza atlantica porterebbe ad aggiungere in media ogni anno l’1,3% in più sulla Difesa, dagli attuali 360 miliardi di dollari a oltre 600 miliardi, con effetti diversi per ogni Paese anche sulla base dei margini di emissione di nuovo debito. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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