Diventare madre dopo un tumore | cosa cambia con l’oblio oncologico
Divenire madre dopo aver affrontato un tumore rappresenta un traguardo di speranza e rinascita, ma spesso si scontra con le ombre di un passato difficile. L’oblio oncologico, un diritto riconosciuto anche nel nostro Paese, mira a superare le discriminazioni e a restituire dignità alle donne che desiderano ricostruire la loro vita. Ma cosa cambia realmente con questa nuova prospettiva? Scopriamolo insieme.
La guarigione da una malattia non è sempre l’ultima parola di una realtà che non termina con la sua scomparsa di condizionare la vita delle persone che ne hanno sofferto. È quello che accade con i malati di cancro che, dopo essere guariti da un tumore, subiscono per quella malattia diverse forme di discriminazione. Da qui la necessità , regolamentata anche nel nostro Paese, del cosiddetto oblio oncologico. Un diritto che risponde a quanto evidenziato da uno studio pubblicato su MDPI per cui, nonostante i progressi nella diagnosi e nella cura del cancro, i sopravvissuti a questa malattia continuano a dover affrontare discriminazioni in diversi ambiti (lavoro, mutui, adozioni, eccetera). 🔗 Leggi su Gravidanzaonline.it
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