Attenzione alle cellule zombie nel nostro cervello Sono poche ma molto cattive | non muoiono né guariscono avvelenano il corpo | parla Valter Longo
Attenzione: nel nostro cervello si nascondono poche ma pericolose cellule zombie, capaci di avvelenare l’intero organismo. Queste cellule senescenti, inattive ma non morte, si accumulano con l’età e rilasciano sostanze infiammatorie che accelerano il processo di invecchiamento. Un fenomeno inquietante che potrebbe essere la chiave di molte malattie legate all’età. Per scoprire come contrastarle, ascolta le parole di Valter Longo.…
Un particolare tipo di cellule si aggira nel nostro organismo. Sono cellule che non muoiono ma nemmeno vivono davvero. Smettono di moltiplicarsi a causa di danni o stress, non partecipano alla rigenerazione dei tessuti, ma restano lì: invecchiate, affaticate, e soprattutto con un potere infiammatorio. Gli scienziati le chiamano cellule senescenti, ma nel linguaggio pop sono diventate le “cellule zombie”, e hanno suscitato negli ultimi anni l’interesse della ricerca. Perché contribuiscono ai processi di invecchiamento e all’insorgenza di molte malattie croniche. Si è infatti scoperto che queste cellule senescenti secernono citochine e una serie di molecole che stimolano l’infiammazione; in condizioni di normalità questo processo viene tenuto sotto controllo dal sistema immunitario ma con l’età si innesca l’immunosenescenza, l’organismo diventa meno efficiente e attivo nel rimuovere efficacemente questi “ zombie ”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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“Attenzione alle cellule zombie nel nostro cervello. Sono poche, ma molto cattive: non muoiono né…; La spermidina & le altre molecole contro le cellule «zombie» dell'invecchiamento; Il Nobel Ramakrishnan: “L’immortalità è un’illusione, vi spiego perché moriamo”.
Cellule zombie, capire come spegnerle ci aiuterà a invecchiare meglio: ma possiamo già fare qualcosa - Il cervello, stretto tra cellule “zombie” affamate di energia, inizia a tagliare i budget vitali. repubblica.it scrive
La spermidina e le altre molecole contro le cellule «zombie» che provocano il nostro invecchiamento - MSN - Sono oggi chiamati geroprotettori e attivano segnali per le cellule e, più in generale, per tutto l’organismo, in grado di avviare meccanismi biochimici e biologici di protezione e di riparazione. Come scrive msn.com