Ruzzini | Chi sporca pulisce non è un segno di maturità è proprio la base del vivere civile

La cura e il rispetto degli spazi pubblici sono il riflesso della nostra maturità civica. Quando ci lasciamo contagiare da comportamenti incivili, come la sporcizia dopo gli esami, mettiamo a rischio il benessere collettivo. È ora di riscoprire il valore del rispetto e della responsabilità, perché un vero segno di crescita è prendersi cura del nostro ambiente condiviso. Solo così possiamo costruire una comunità più forte e civile.

Alla lettera della docente che sta seguendo gli esami di maturità e che denuncia il degrado e la sporcizia dopo gli esami orali segue l’invito dell’assessora Oriana Ruzzini che pubblichiamo. “Siamo stati tutti ragazz?, è vero, ma conciare strade e marciapiedi con farina, bottiglie, coriandoli di plastica, lasciare rifiuti ovunque e disinteressarsi di chi abita nei dintorni, non è una ragazzata – scrive l’assessora Ruzzini -. È una pessima abitudine che si sta instaurando tra diciannovenni che si diplomano e ultraventenni che si laureano e non capisco come si possa ritenere l’abbandono di rifiuti fuori dalle scuole la normalità, quasi un rito, una tradizione. 🔗 Leggi su Bergamonews.it

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© Bergamonews.it - Ruzzini: “Chi sporca pulisce, non è un segno di maturità, è proprio la base del vivere civile”

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