Nuku Hiva e il globalismo che conduce al suicidio | lo smarrimento dell’identità distrugge la civiltà
Nuku Hiva e il globalismo che conduce al suicidio: l'affascinante viaggio tra le testimonianze di avventurieri e scrittori, che hanno sfidato il mondo alla scoperta delle isole Marchesi. Due figure, Joseph Kabris e Herman Melville, intrappolati tra curiosità e smarrimento culturale, ci invitano a riflettere sul fragile equilibrio tra identità e distruzione civica. Un racconto avvincente che svela come la perdita delle radici possa minare il nostro stesso essere.
La curiosità conduce gli uomini ad esplorare gli angoli più remoti del pianeta, sin dai tempi più antichi. “Nuku Hiva” è un libro di Magog edizioni che raccoglie le testimonianze dell’avventuriero francese Joseph Kabris e dello scrittore inglese Hermann Melville, entrambi visitarono le isole Marchesi polinesiane nell’800 e rimasero incuriositi dalle popolazioni indigene e cannibali. Sia il primo che il secondo disertarono le navi in cui si erano imbarcati per lavorare, con lo scopo di visitare un’isola chiamata Nuku Hiva. Dopo essere stato rapito assieme ai suoi compagni dai nativi cannibali dell’isola, Kabris riuscì ad evitare la morte sposando la figlia del re e facendosi incidere sulla pelle i tatuaggi della tribù. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it
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Nuku Hiva e il globalismo che conduce al suicidio: lo smarrimento dell'identità distrugge la civiltà.
Come visitare l'isola più remota al mondo - Esquire - Qui si è sulle isole più remote al mondo, e Nuku Hiva è in assoluto quella più inaccessibile di tutte. Lo riporta esquire.com
Nuku Hiva - Pangea - Mozzo dall’età di quattordici anni, sodale dei corsari, amico degli oceani, nato a Bordeaux nel 1780, Joseph Kabris approda a Nuku Hiva nel 1798, diserta, si avventura nei meandri di quell’isola ... Si legge su pangea.news