Delmastro | Barbie brigatista? È grave Da Trento uscì anche Curcio
Una scena che scuote le coscienze e riapre ferite ancora aperte nel ricordo delle lotte e delle tragedie di quegli anni. La decisione della presidente del consiglio studentesco di indossare una maglietta con Barbie e simboli delle Brigate Rosse suscita reazioni contrastanti, evidenziando come il passato non possa essere mai ignorato o banalizzato. È un richiamo alla responsabilità di ricordare senza infingimenti, affinché nessuno dimentichi il prezzo della violenza e dell'intolleranza.
«È un fatto gravissimo, soprattutto per i corsi storici che evoca. Dall'Università di Trento uscirono personaggi come Curcio e Mara Cagol. Ma ancor più inquietante è l'atrofia delle corde vocali della sinistra, che non ha condannato un fatto di grandissima rilevanza». A commentare la scelta da parte della presidente del consiglio studentesco di indossare una maglietta che raffigura una Barbie su cui campeggia la scritta «Brigate Rosse» e la stella a cinque punte, è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Che segnale è se si arriva a rievocare il tragico periodo delle Brigate Rosse? «Non possiamo accettare che i nostri giovani adottino come modello il brigatismo rosso e certe modalità di comunicazione, per cui addirittura si fa un riferimento alla Renault 4 rossa che dovrebbe essere, semmai, un riferimento di una religione di Stato. 🔗 Leggi su Iltempo.it
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Delmastro: "Barbie brigatista? È grave. Da Trento uscì anche Curcio" - una maglietta che raffigura una Barbie su cui campeggia la scritta «Brigate Rosse» e la stella a cinque punte, è il sottosegretario alla Giustizia ... Secondo iltempo.it
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