Beyoncé bersagliata dalle polemiche per la t-shirt anti-indigeni mostrata durante il suo concerto
Beyoncé, icona mondiale della musica e dello stile, si trova al centro di un acceso dibattito dopo aver indossato una maglietta durante il suo concerto a Parigi, raffigurante i Buffalo Soldiers. La scelta ha scatenato reazioni contrastanti: da una parte gli ammiratori che la difendono, dall’altra influencer e accademici indigeni che criticano l’episodio. Un episodio che mette in discussione il delicato equilibrio tra arte, storia e sensibilità culturale. La vicenda continua a far discutere…
Beyoncé è finita al centro delle polemiche per una maglietta indossata durante un concerto a Parigi del suo tour Cowboy Carter. La t-shirt incriminata della popstar di Houston riportava immagini dei Buffalo Soldiers, unità nere dell’esercito americano attive tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Questa settimana diversi influencer, artisti e accademici indigeni sono intervenuti sui social media per criticare l’artista o per definire il linguaggio della maglietta come anti-indigeno. I Buffalo Soldiers erano composti da ex schiavi, uomini liberi e soldati neri della Guerra Civile Americana e combatterono in centinaia di conflitti, tra cui la Guerra Ispano-Americana, la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, fino al loro scioglimento nel 1951. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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