Nelle cavità intime o lanciati con fionde così droga e cellulari arrivavano in carcere Agenti sotto inchiesta
Le cavità più nascoste e sorprendenti sono diventate i nascondigli preferiti per droga e cellulari all’interno delle carceri, portando a un’intricata rete di illegalità. Tra pentole modificate, sanitari alterati e portadocumenti con sottili doppifondi, la criminalità si è evoluta in modo sorprendente. A denunciarlo sono le indagini che coinvolgono anche agenti di polizia penitenziaria, sollevando inquietanti dubbi sulla sicurezza e sulla trasparenza nel sistema penitenziario. La vicenda mette in luce una realtà complessa e intricata, destinata a far parlare
Dentro pentole modificate, nei sanitari, in portadocumenti con doppiofondo e perfino nella cavità anale. Così dentro il carcere sono entrati cellulari e droga. E a finire sotto inchiesta non ci sono soltanto familiari e detenuti ma anche agenti di polizia penitenziaria. A dirlo è il procuratore. 🔗 Leggi su Arezzonotizie.it
In questa notizia si parla di: cavità - così - droga - cellulari
Nelle cavità intime o lanciati con fionde, così droga e cellulari arrivavano in carcere. Agenti sotto inchiesta; Palloni da calcio e pacchi postali, così droga e cellulari entravano nel carcere di Prato: scene da film alla Dogaia.