Diagnosi choc | Lei ha un tumore avanzato Ma era il referto sbagliato
In un attimo, la vita di un uomo di 43 anni si è fermata. Un referto, un’errata diagnosi e una sentenza di tumore avanzato al polmone sembravano ormai scritte nel destino di Pesaro. Ma cosa succede quando la verità si rivela sbagliata? La storia di questa drammatica incomprensione apre uno squarcio sulla fragilità delle diagnosi mediche e sull’importanza di verifiche accurate, cambiando tutto.
Pesaro, 28 giugno 2025 – “Lei ha un tumore ad uno stato avanzato al polmone ”. Più che una diagnosi, una sentenza. Il tutto nei confronti di un pesarese di 43 anni che ieri mattina era andato a ritirare le analisi in ospedale, dopo aver avuto a maggio un’infezione ai polmoni che aveva richiesto una serie di accertamenti. Quando si è presentato a prendere il risultato delle analisi, è stata proprio l’addetta alla distribuzione dei referiti che gli ha detto di fermarsi lì, perché il verdetto era uno dei peggiori possibili. Facile immaginare cosa sia passato per la testa dell’uomo, che in pochi minuti ha avvertito i familiari, a partire dalla madre, allargando a macchia d’olio l’effetto scioccante di quella diagnosi. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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