Da Orazio a Boccioni | Alla maturità orale conta saper collegare
Da Orazio a Boccioni, la maturità orale richiede l’arte di collegare, interpretare e comunicare con sicurezza. È l’ultimo sforzo per i 6.753 maturandi brianzoli, pronti a dimostrare la propria preparazione attraverso un percorso che valorizza cultura, pensiero critico e capacità di collegamento. Alla fine, il bilancio è positivo: tutti, in modo più o meno convincente, consiglierebbero la loro scuola ai futuri studenti. Per Sofia Catania del liceo Zucchi, la dea...
Ultimo sforzo per i 6.753 maturandi brianzoli che in questi giorni stanno affrontando le prove orali. Alla fine il bilancio li vede soddisfatti e, chi più chi meno, tutti consiglierebbero la loro scuola ai ragazzi più piccoli. Il colloquio orale comincia con l’analisi di un documento, un’immagine o un testo, da valutare al momento e sul quale fare dissertazioni e collegamenti. Per qualcuno come Sofia Catania del liceo classico Zucchi, la dea bendata della fortuna è stata magnanima: "Mi è capitata un’immagine de “La città che sale“ di Boccioni – racconta Sofia – opera che avevamo studiato durante l’anno. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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