Budapest Pride paura per minacce neofasciste | Facciamo noi quello che la polizia non fa L’attacco di Elly Schlein | No divieti all’amore
Il Pride di Budapest si prepara a sfidare le minacce neofasciste e i divieti, con oltre 40mila partecipanti pronti a dimostrare che l’amore e la libertà sono più forti della paura. In un clima di alta tensione, cittadini e leader politici uniscono le forze per far sentire la loro voce, facendo ciò che la polizia spesso non garantisce. È l’ora di fare noi quello che altri non fanno: difendere i nostri diritti e la nostra dignità.
È un Pride ad alta tensione, quello che alle 15 partirà dal Municipio di Budapest. Nonostante il divieto opposto a metà marzo dal governo del premier Viktor Orbán, sono attese tra le 35mila e le 40mila persone. In prima fila numerosi ministri di Paesi Ue e una nutrita delegazione italiana, in cui spiccano la segretaria del Pd Elly Schlein e il fondatore di Azione Carlo Calenda ma anche il responsabile esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, e la coordinatrice diritti del M5S Alessandra Maiorino. C’è però il diffuso timore che la manifestazione pacifica possa trasformarsi in un teatro di scontri e violenze, anche perché la polizia ha dato autorizzazione a due manifestazioni di estrema destra di muoversi per lo stesso percorso previsto dagli organizzatori del Pride. 🔗 Leggi su Open.online
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Sono appena arrivata a Budapest per il Pride. Le minacce, i divieti e le intimidazioni del governo ungherese non ci spaventano. Siamo qui in tanti, tra eurodeputati, parlamentari nazionali e attivisti, per ribadire che i diritti umani non si vietano. L’amore non si c Vai su Facebook
Le minacce di Orbán gonfiano il Pride. Budapest senza paura; Budapest Pride, paura per minacce neofasciste: «Facciamo noi quello che la polizia non fa». L'attacco di Elly Schlein: «No divieti all'amore»; Metterci la faccia. Lo scanner di Orbán sul Budapest Pride, fate i bravi, altrimenti... (di F. Olivo).
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