Nel nome di Amadori Giovanni | Mio padre non voleva che l’Irst diventasse pubblico
Nel nome di Amadori Giovanni, figlio dell’oncologo forlivese che ha fondato l’IRST di Meldola, emergono parole di preoccupazione e determinazione. Per la prima volta dopo la crisi finanziaria che ha colpito l’istituto, Giovanni interviene per proteggere l’eccellenza scientifica e clinica del nosocomio. In un momento decisivo, le sue parole assumono un peso fondamentale, sottolineando come il futuro dell’IRST sia un patrimonio da tutelare con urgenza e passione. "Ne ho lette..."
Per la prima volta dall’inizio della crisi finanziaria che ha investito l’ Irst di Meldola, Giovanni Amadori interviene sulla situazione: il figlio dell’oncologo forlivese che fondò l’istituto, oggi intitolato a lui, sottolinea l’urgenza di tutelare l’eccellenza scientifica e clinica dell’ospedale oncologico. E lo fa proprio nel giorno dell’assemblea decisiva, in cui è stato definito l’assetto che dovrebbe portare a una nuova fase. "Ne ho lette tante sulla vicenda e quando si parla dell’Irst, occorre farlo con cognizione di causa, non per averne un ritorno in termini di mera visibilità politica o per propaganda o per ego personali – ha scritto in una nota –. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Nel nome di Amadori. Giovanni: Mio padre non voleva che l’Irst diventasse pubblico; L'Irst di Meldola nel nome di Dino Amadori: il figlio Giovanni ringrazia il sindaco Zattini; Nel nome di Dino Amadori: Curiosità in laboratorio, grande umanità coi pazienti: così ha cambiato le cure.
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