L’ardore rivoluzionario ’Ravenna Festival’ celebra Anita Garibaldi
L’ardore rivoluzionario di Anita Garibaldi brilla nel Ravenna Festival, rendendo omaggio a una donna il cui spirito e passione infiammarono il Risorgimento italiano. Nata in Brasile nel 1821, Anita incarna il coraggio, l’amore e il sogno di libertà che ancora oggi ispirano. La sua storia, fatta di lotta e dedizione, rivive tra le suggestive atmosfere romagnole. E tutto questo ci invita a riscoprire il valore della libertà e del sacrificio.
La passione, il coraggio, il sogno della libertà. La lotta. L’amore. Anita Garibaldi spicca fra le figure chiave del Risorgimento italiano proprio per quell’ardore rivoluzionario che la accompagnò fino all’ultimo respiro nel cuore della Romagna. Ana Maria Ribeiro era nata in Brasile nel 1821: Giuseppe Garibaldi la conobbe in Sudamerica nel 1839, si innamorarono a prima vista, la sposò a Montevideo in Uruguay nel 1842 e tornò con lei in Europa. E quando Garibaldi lasciò Nizza per difendere la Repubblica Romana, Anita lo raggiunse a Roma e lo seguì, fuggendo con lui dopo la sconfitta. Restarono insieme fino all’ultimo, fino a quel 4 agosto 1849 quando Anita, colpita da una febbre altissima, si spense alla fattoria Guiccioli di Mandriole, presso Ravenna, nell’area meridionale delle Valli di Comacchio dove i due si erano rifugiati. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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