Il nuovo disordine nucleare di Francesco Bascone
Nel suo nuovo libro, Francesco Bascone analizza un panorama internazionale in rapido mutamento, dove il conflitto tra Israele e Palestina si intreccia con le pressioni sul nucleare iraniano. Una realtĂ complessa fatta di vendette, strategie preventive e minacce di sterminio che rischiano di compromettere la stabilitĂ globale. La questione si fa sempre piĂą urgente: come evolverĂ questa crisi e quali saranno le sue conseguenze sul futuro del Medio Oriente e oltre?
Quella che Israele conduce da venti mesi contro i palestinesi di Gaza è una guerra di vendetta, con un’ulteriore prospettiva di pulizia etnica, se non di sterminio. Contro l’Iran ha ora lanciato una guerra preventiva. Mira, dichiaratamente, a prevenire la costruzione di un arsenale nucleare, ma anche a disarmare l’Iran per impedirgli di vendicarsi con armi convenzionali e di tornare ad armare i suoi proxies arabi; e anche a distruggere le sue infrastrutture per ritardare la sua ripresa. Anche qui c’è un ulteriore, radicale obiettivo, probabilmente irrealistico: il regime change. Deterrenza asimmetrica Premesso che la guerra preventiva non è mai giustificabile, sul piano giuridico o sul piano morale, se non nel caso di un imminente attacco, ci si può domandare se sia razionalmente difendibile esporre la propria popolazione alla rappresaglia iraniana e a un lungo conflitto pur di impedire ad un avversario di acquisire l’arma nucleare. 🔗 Leggi su Tpi.it
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Il nuovo disordine nucleare (di Francesco Bascone).
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