Il boicottaggio in farmacia Stop alla merce da Israele | Basta rimanere immobili
Il boicottaggio in farmacia scuote Sesto: il Comune ha deciso di bloccare la vendita di prodotti israeliani nelle farmacie comunali, dall’ambito sanitario ai cosmetici. Un gesto che invita a riflettere sulla scelta di rimanere immobili di fronte a questioni etiche e commerciali di grande impatto. Ma quali sono le implicazioni di questa decisione? E cosa significa per i cittadini e le aziende coinvolte?
di Sandra Nistri Il Comune di Sesto boicotta i prodotti israeliani. Il provvedimento, in particolare, riguarda l’ambito sanitario con lo stop alla vendita di farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane in tutte le otto farmacie comunali del territorio sestese. Ampia la gamma dei prodotti momentaneamente ‘esclusi’ vista anche la presenza di multinazionali israeliane molto note che producono farmaci equivalenti, specialistici e di automedicazione molto utilizzati. Si tratta, fra l’altro, del primo caso, in Italia, di attuazione del boicottaggio economico con queste modalità. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Il boicottaggio in farmacia. Stop alla merce da Israele: Basta rimanere immobili.
Le farmacie di Sesto Fiorentino boicottano i farmaci made in Israele - Stop alla vendita di farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane in tutte le farmacie comunali di Sesto Fiorentino ... Lo riporta corrierefiorentino.corriere.it
Via i prodotti israeliani dalle farmacie comunali, il boicottaggio di Sesto Fiorentino - Il sindaco Falchi: “Sappiamo bene che si tratta di una goccia nel mare, ma sarebbe inaccettabile rimanere immobili” ... Come scrive msn.com