Difesa perché Sànchez ha ragione E Ursula non si pieghi alle destre Parla Ricci Pd
In un panorama politico complesso, la posizione di Pedro Sánchez sulla difesa si distingue per coraggio e visione strategica. La sua opposizione al tetto del 5% imposto dalla Nato dimostra un impegno deciso verso una maggiore autonomia europea e investimenti più adeguati. Matteo Ricci del PD sostiene che l’approccio spagnolo rappresenta il modello vincente, invitando Ursula a non piegarsi alle pressioni delle destre e a mantenere salda la propria linea per il bene dell’Italia e dell’Europa.
La posizione espressa dal presidente spagnolo Pedro Sànchez sulle spese per la Difesa (l’unico che si è opposto al 5% sancito dal vertice Nato) raccoglie, nella sensibilità politica dei socialisti europei, un buon sostegno. Tant’è che Matteo Ricci, europarlamentare del Partito democratico afferma che sulle spese per la Difesa “il modello giusto, da seguire, è proprio quello spagnolo”, mentre “le dichiarazioni della nostra presidente Meloni vanno contro decenni di politiche comuni europee”. Il rischio che nella sua intervista a Formiche.net paventa il dem è quello, per l’Italia, di trovarsi costretta a “tagliare risorse a sanità e sociale, settori di spesa pubblica già in affanno” per arrivare al 5% sulla Difesa. 🔗 Leggi su Formiche.net
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Sánchez pompa la difesa e taglia l’istruzione - Tra tensioni crescenti e strategie di schieramento, il panorama internazionale si ridisegna rapidamente: Sánchez potenzia la sicurezza, ma taglia sulla scuola, mentre Berlino accelera sul riarmo con occhi puntati sul possibile conflitto.
Il 5% per le spese militari e di difesa e’ insostenibile, oltre che sbagliato, perché porterebbe un aumento di spesa di 80 miliardi di euro che e’ più di quanto si spende nel nostro Paese per l’istruzione e quasi 2/3 di quanto si spende per l’intera sanità pubblica. Vai su Facebook