La controversa storia di uno dei migranti della Diciotti | Dopo il carcere rinchiuso al Cpr ma non sono uno scafista
La storia di Ezet Al Jezar Mahammed, uno dei migranti coinvolti nel caso Diciotti, è un esempio di speranza e ingiustizia. Dopo aver scontato la detenzione, avrebbe potuto ricominciare a Palermo, con un lavoro e un nuovo inizio nella comunità Emmaus, che promuove l'inclusione. Tuttavia, da quattro mesi si trova ancora rinchiuso nel Cpr, costretto a aspettare un esito che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.
Ezet Al Jezar Mahammed avrebbe potuto già iniziare una nuova vita a Palermo. Un lavoro da carpentiere era pronto per lui, così come un posto nella comunità Emmaus, l'associazione organizza progetti di volontariato per includere persone marginalizzate. Da quattro mesi invece è rinchiuso nel Cpr di. 🔗 Leggi su Palermotoday.it
In questa notizia si parla di: rinchiuso - controversa - storia - migranti
Non sono uno scafista, la storia del migrante della Diciotti bloccato dopo il carcere che aspetta di vivere a Palermo.
La controversa storia di uno dei migranti della Diciotti: "Dopo il carcere rinchiuso al Cpr, ma non sono uno scafista" - Si chiama Ezet Al Jezar Mahammed, trentenne egiziano condannato a 8 anni con l'accusa di essere un trafficante di esseri umani. Segnala palermotoday.it
Mauro Ragnetti, arrestato a Puerto Escondido ora è rinchiuso nel carcere dei migranti verso gli Usa: «Condizioni disumane, riportatelo in Italia» - Corriere Adriatico - Ma nella seconda metà di luglio è stato rintracciato dall’Interpol e arrestato. Secondo corriereadriatico.it