In ferie per fare i volontari | Quando caddi nel fango Berlinguer mi tese la mano

In un mondo in cui le feste dell’Unità sembrano ormai un ricordo lontano, la testimonianza di Tea Albini ci riporta indietro nel tempo, tra ciclostili, tortelli e vino rosso, simboli di un impegno genuino e condiviso. A Fiesole, dopo 52 anni, manca il cuore di questa tradizione: i volontari. Ma cosa è successo? Scopriamo insieme come l’entusiasmo di un tempo si trasforma e si rinnova.

"Le feste dell’Unità ai miei tempi? Ma via, che le racconto. Era un altro mondo". La ’Tea’ Albini, già senatrice, midollo rosso fuoco fin da ragazzina, riavvolge per noi i nastri della memoria analogica delle adunate berlingueriane che furono, fatte di ciclostili, tortelli e vino rosso e di quell’impegno che "ci si metteva perché ci si credeva". Albini, a Fiesole niente festa dopo 52 anni. Che è successo? "Banalmente mancano i volontari. Tenere in piedi una festa come quella per un mese intero significa sacrificio e soprattutto disponibilità. Ci vuole gente". Che a quanto pare scarseggia. "Le feste nascono all’interno delle organizzazioni di partito. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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volontari ferie fare caddiIn ferie per fare i volontari: "Quando caddi nel fango. Berlinguer mi tese la mano" - Le feste dell’Unità ai tempi del Pci nei ricordi dell’ex senatrice Tea Albini "Eravamo in centinaia, io cucinavo i bomboloni fritti e puzzavo per giorni... Si legge su lanazione.it

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