Bevilacqua spese militari al 5% | tra opportunità di razionalizzazione di spesa e implementazione economica della sicurezza per tecnologie ad uso nazionale

In un contesto globale in rapido cambiamento, la decisione della NATO di aumentare le spese militari al 5% del PIL entro il 2035 apre un dibattito cruciale tra opportunità di razionalizzazione e sfide economiche. Nunzio Bevilacqua, giurista ed esperto di economia internazionale, ci invita a riflettere: non tutto ciò che sembra un incremento è necessariamente negativo, e le scelte esterne possono rappresentare un’opportunità di crescita e innovazione per la sicurezza nazionale.

“Non è tutto oro quel che luccica e non è sempre un male ciò che viene proposto come una scelta esterna” così Nunzio Bevilacqua giurista d’impresa ed esperto economico internazionale a valle della decisione NATO di innalzare le spese militari al 5% al 2035. “Innanzitutto non parliamo di ‘economia di guerra’ come quella, per intenderci, . L'Identità. 🔗 Leggi su Lidentita.it

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"Gli alleati si impegnano a investire il 5 percento del Pil annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035". Lo si legge nella dichiarazione finale del summit Nato all'Aia, nei Paesi Bassi. Dal documento, Vai su Facebook

Nato, il giurista d'impresa: Nuovo target sostenibile per l'Italia, può diventare un'opportunità; Nato e la spesa militare al 5%: quali impatti sull’economia e la pubblica amministrazione italiana.