Un dialogo sulla necessità o meno di colpire gli stati canaglia

In un mondo sempre più complesso, il dibattito sulla necessità di colpire gli Stati canaglia diventa cruciale. È un tema che divide opinioni e mette in discussione i metodi per garantire la sicurezza globale. Quanto deve essere deciso il limite tra difesa legittima e aggressione? Scopriamo insieme le ragioni di chi sostiene azioni decise e di chi invece predilige il dialogo.

Conservatore: Lo chiamano attacco. Io lo chiamerei atto dovuto. Gli Stati Uniti hanno colpito un impianto nucleare iraniano, a Fordo, che era già da anni oggetto di violazioni da parte del regime. Non è un caso se si trova scavato nella roccia, protetto da contraerea e pensato per ospitare centrifughe ad alta capacità. E non è un caso se quel sito aveva ripreso a funzionare intensamente proprio dopo l’ultimo annuncio di Teheran sul superamento del limite di arricchimento dell’uranio. Dire che si tratta di un’aggressione significa ignorare la realtà: l’Iran di oggi è una minaccia sistemica all’ordine internazionale, così come lo era nel 2018 quando Trump uscì dall’accordo sul nucleare, e lo era nel 2020 quando gli Stati Uniti eliminarono Qassem Suleimani. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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