Muscarà denuncia | In Campania la prevenzione è un lusso per chi può permetterselo
In un contesto in cui la prevenzione dovrebbe essere una priorità, in Campania resta un lusso accessibile solo a pochi. Marì Muscarà denuncia con fermezza: troppo spesso le promesse si fermano ai convegni e alle leggi, lasciando i cittadini senza strumenti concreti per salvare vite. La grave situazione evidenzia come siano ancora troppe le barriere che impediscono diagnosi tempestive e accessibili a tutti. È ora di cambiare rotta e dare priorità alla salute di ogni individuo.
NAPOLI, 24 GIUGNO – «La parola prevenzione riempie leggi e convegni, ma in Campania resta lettera morta»: è la denuncia di Marì Muscarà, consigliera regionale indipendente, dopo l’ennesimo rinvio della risposta alla sua interrogazione sulla diagnosi genetica precoce per soggetti con familiarità oncologica, prevista per il Question Time del 25 giugno. Muscarà sottolinea la gravità della situazione: «Parliamo di una mutazione genetica che espone in particolare giovani donne al rischio di tumori a seno, utero e ovaie. Sapere di averla può salvare la vita. Ma per fare il test serve un codice specifico, il D99, rilasciato dopo valutazione del medico di base». 🔗 Leggi su Primacampania.it
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