L' orsetta Nina trasferita con lo scopo di essere rimessa in libertà dopo aver superato lo svezzamento VIDEO

L'orsetta Nina, simbolo di rinascita e speranza, ha recentemente lasciato il suo rifugio per intraprendere un nuovo capitolo. Trasferita dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Nina sta crescendo con l’obiettivo di tornare libera, nel cuore delle sue montagne. La sua storia ci ricorda l'importanza di proteggere e rispettare la natura. Seguiamo con attenzione il suo percorso verso la libertà, un passo alla volta.

L'orsetta Nina è stata trasferita come informano dal parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Nina è il nome scelto per l’orsetta trovata da sola nei pressi di Pizzone all’inizio di maggio, ora allevata con l’obiettivo di essere reintrodotta in natura non appena le condizioni lo permetteranno. 🔗 Leggi su Ilpescara.it

© Ilpescara.it - L'orsetta Nina trasferita con lo scopo di essere rimessa in libertà dopo aver superato lo svezzamento [VIDEO]

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"Voglio essere trasferita", detenuta spacca il televisore della sua cella a Fuorni - Momenti di grande tensione nel carcere di Salerno, dove una detenuta italiana avrebbe danneggiato la televisione della sua cella per ottenere un trasferimento.

L'orsetta Nina trasferita con lo scopo di essere rimessa in libertà dopo aver superato lo svezzamento [VIDEO]; L’orsetta Nina cresce e gioca: il video mentre scopre la sua nuova casa; L'orsetta orfana Nina è stata svezzata (VIDEO): Traferita in un ampio recinto ma l'obiettivo è reintrodurla in natura.

L’orsetta Nina cresce e gioca: il video mentre scopre la sua nuova casa - L’orsetta Nina, trovata senza madre a Pizzone lo scorso maggio, è stata trasferita in una nuova area del Parco Nazionale d’Abruzzo per prepararla ... Come scrive fanpage.it

L'orsetta orfana Nina è stata svezzata (VIDEO): "Traferita in un ampio recinto ma l'obiettivo è reintrodurla in natura" - L'orsetta orfana Nina (questo il nome scelto per l'esemplare trovato da solo nei pressi di Pizzone all’inizio di maggio ndr) è stata trasferita. Si legge su ildolomiti.it