Iva d’artista Tra tagli strutturali e problemi di metodo e merito

L’arte, ancora una volta, si trova al centro di un dibattito cruciale tra tagli strutturali, metodi e meriti. Con il recente DL Economia, il governo ha deciso di ridurre l’IVA sulle opere d’arte dal 22% al 5%, un intervento che potrebbe cambiare radicalmente il mercato. Ma quanto questa mossa risponde alle vere esigenze del settore? Scopriamolo insieme, perché il futuro dell’arte in Italia dipende da scelte condivise e ponderate.

Con l’ultimo dl Economia, insieme al rinvio per sei mesi della Sugar tax, il governo ha ridotto strutturalmente l’Iva sulla vendita delle opere d’arte dal 22 al 5 per cento. In gen. Contenuto a pagamento - Accedi al sito per abbonarti. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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Iva d’artista. Tra tagli strutturali e problemi di metodo e merito; Una manovra draghiana, tra tagli e occasioni perse; Perché i tagli di Fontana sono importanti e rivoluzionari.