Prezzi del petrolio in salita del 4% in Asia
Le quotazioni del petrolio in Asia hanno registrato un'impennata superiore al 4%, spinta dall'incertezza geopolitica e dall'aspettativa di un ulteriore inasprimento nel conflitto in Medio Oriente. La possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, via cruciale per il transito globale di oltre il 20% del petrolio mondiale, alimenta le preoccupazioni dei mercati. Gli investitori temono che queste tensioni possano influenzare i prezzi finchè non si chiariscono le dinamiche politiche e militari in atto.
Sono salite di oltre il 4% le quotazioni del greggio sui mercati asiatici, con gli investitori che guardano ad un ulteriore inasprimento del conflitto in Medio Oriente, e la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz - che collega il Golfo Persico con l'oceano indiano, dal quale transita oltre il 20% del petrolio a livello mondiale. I prezzi sono schizzati nei primi scambi lunedì, dopo la decisione degli Stati Uniti di sostenere Israele con il bombardamento dei siti nucleari iraniani. Il Brent sul mercato di Londra, e il principale contratto statunitense WTI in poco tempo hanno raggiunto i massimi livelli da gennaio, per poi ridurre i guadagni, rispettivamente del 2,4%, a 77,50 dollari al barile, e del 2,5%, poco sotto i 76 dollari. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Prezzi del petrolio in salita del 4% in Asia - I prezzi del petrolio in Asia hanno registrato un’impennata superiore al 4%, riflettendo le tensioni crescenti nel Medio Oriente e le preoccupazioni degli investitori riguardo a un possibile inasprimento del conflitto.
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