Corte Suprema Usa revoca il divieto di espellere i migranti in Paesi terzi

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di revocare il divieto di espellere migranti verso paesi terzi, segnando una vittoria significativa per l'amministrazione Trump. La decisione, presa con un netto dissenso dei giudici progressisti, apre nuove strade nelle politiche migratorie statunitensi e solleva importanti interrogativi sulle implicazioni umanitarie e diplomatiche di questa scelta. È un episodio che promette di influenzare profondamente il futuro delle relazioni e delle leggi sull’immigrazione negli USA.

La Corte Suprema Usa, con una decisione che ha visto il netto dissenso dei tre giudici progressisti e che costituisce un’ importante vittoria giudiziaria per l’amministrazione di Donald Trump, ha revocato il divieto, stabilito da un giudice di grado inferiore, di espellere verso Paesi terzi gli immigrati illegali. Ribaltata l’ingiunzione del giudice federale Brian Murphy, che secondo l’amministrazione Trump stava mettendo in pericolo alcuni funzionari dell’immigrazione Usa bloccati a Gibuti a guardia di un gruppo di criminali condannati e destinati al Sud Sudan.  La maggioranza dei sei giudici conservatori non ha spiegato le ragioni per cui ha revocato la sentenza. 🔗 Leggi su Lapresse.it

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