28 anni dopo invita a domandarsi che tipo di persona sopravviva in caso di apocalisse

Gqitalia.it | 23 giu 2025 | 🔊 Ascolta la notizia

28 anni dopo invita a riflettere su una domanda cruciale: quale tipo di persona sopravviverebbe in un'apocalisse? Questo film horror avvincente, che a distanza di 23 anni ci tocca ancora nel profondo, ci ricorda come anche le crisi globali passate abbiano lasciato il segno, spesso colpendo i più vulnerabili. Nella scena iniziale, un gruppo di bambini diventa vittima di non morti, un’immagine potente che apre a molte riflessioni sul nostro essere umani e sulla resilienza.

28 anni dopo è un film horror avvincente che a distanza di 23 anni ci colpisce sotto due aspetti, perché ci ricorda come anche che noi stessi, ormai, siamo passati da un'epidemia globale che in qualche modo ha svuotato le strade per mesi e. che i più piccoli sono sempre i primi a pagare le conseguenze degli eventi globali più traumatici. Proprio nella scena iniziale, un gruppo di bambini cade vittima di un'incursione dei non morti. È un momento estremamente raccapricciante, e per un attimo ci si chiede in cosa ci si stia cacciando. Fortunatamente, si viene presto ricompensati con una storia sempre più avvincente che accosta in modo intelligente due tipi di persone. 🔗 Leggi su Gqitalia.it
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28 anni dopo invita a domandarsi che tipo di umanità sopravvive in caso di apocalisse - 28 anni dopo invita a riflettere su quale sia veramente l'umano che sopravvive in caso di apocalisse.

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