Ci tolgono la casa senza la certezza che l’opera si farà | avviso di esproprio a padre e figlio devono far posto alla cabinovia usa e getta per le Olimpiadi

In un angolo di Cortina, un cartello denuncia l’ingiustizia di uno scempio imminente: la casa di padre e figlio, simbolo di una comunità, rischia di essere abbattuta senza garanzie sulla futura opera. Mentre la cabinovia delle Olimpiadi invernali 2026 avanza senza scrupoli, emerge il grido di chi si sente schiacciato dal grande circo del profitto. È giunto il momento di fermarsi e ripensare al vero valore delle nostre radici.

“Potete solo vergognarvi ”. Il cartello appoggiato a una moto di fronte alla casa che vogliono abbattere per far posto alla cabinovia di Socrepes a Cortina, è l’ultimo appello di un cittadino che non vuole essere stritolato dal grande circo delle Olimpiadi invernali 2026, dove sembra vigere solo la logica del profitto. L’impianto per collegare località Apollonio alle piste dovrebbe portare in quota 2.400 persone all’ora, consentendo agli spettatori di seguire nel febbraio del prossimo anno le gare olimpiche di sci alpino femminile. Quella casa deve far posto alla stazione di partenza ed è un impedimento nella lotta contro il tempo in cui è impegnata Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico), braccio operativo del governo per le opere pubbliche. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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