Campo santo | perché l’allarme glifosato resta inascoltato
Il campo santo di un mondo che ignora i rischi del glifosato si espande in silenzio, mentre questa sostanza, l’erbicida più diffuso al mondo, penetra nei nostri alimenti e nelle acque. Nonostante le evidenze scientifiche che ne riconoscono la cancerogenicità anche a dosi considerate sicure, la sua presenza continua a essere tollerata. È ora di chiedersi: quanto ancora dobbiamo aspettare prima di agire?
Il glifosato è l’ erbicida più utilizzato al mondo. Legalmente impiegato in agricoltura intensiva in tutta l’ Unione Europea e negli Stati Uniti, è presente nei campi, nei cibi, nell’acqua. E secondo il più grande studio tossicologico mai condotto, è cancerogeno anche alle dosi considerate sicure. È quanto emerge dal Global Glyphosate Study, coordinato dall’ Istituto Ramazzini e pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health. Lo studio dimostra che l’esposizione cronica al glifosato, anche ai livelli stabiliti come «non pericolosi» dai regolatori, provoca tumori in numerosi organi e porta a decessi precoci, in particolare per leucemia. 🔗 Leggi su Lettera43.it
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Campo santo: perché l’allarme glifosato resta inascoltato.
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