Quel covo che non venne perquisito | i giochi di parole in commissione antimafia del prefetto Mori
In un’udienza che ha lasciato molti con il fiato sospeso, il prefetto Mori ha negato l’esistenza di un covo per Totò Riina in via Bernini a Palermo. Con parole fredde e precise, ha sostenuto che quella casa ospitava solo la famiglia del boss, mentre i documenti sembrano raccontare un'altra storia. Tra silenzi e dichiarazioni, si apre un nuovo capitolo sulla verità nascosta dietro le quinte della lotta antimafia.
Durante la sua audizione con tono gelido e burocratico, ha detto che la casa in via Bernini a Palermo non era il covo di Totò Riina. Ha detto che lì “viveva la moglie con i figli” e che il boss ci andava “saltuariamente”. Ha detto che “non c'era un covo”. Ma i documenti. 🔗 Leggi su Repubblica.it
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