Perdersi e ritrovarsi Parte il grande viaggio nei labirinti di mais
Perdersi e ritrovarsi: un viaggio tra i labirinti di mais di Stefano Marchetti. Queste sfide verdi, create ogni anno con tracciati unici, sono simbolo di crescita personale e scoperta. Perché, come nella vita, a volte bisogna smarrirsi per poter ritrovare la propria strada. Pronti a entrare in questo mondo incantato, dove il divertimento si mescola alla riflessione? Scopriamolo insieme e lasciamoci sorprendere da questo affascinante percorso.
di Stefano Marchetti Affrontare un labirinto è sempre una sfida, prima di tutto con se stessi: servono pazienza, determinazione e – sì – anche coraggio ma, come avviene nella vita, a volte è necessario perdersi per riuscire a ritrovarsi. Nei campi le piante di mais sono ormai alte: proprio in questi giorni, dunque, stanno riaprendo numerosi labirinti ‘effimeri’, disegnati in enormi campi di granoturco, con un tracciato diverso di anno in anno. Sono vere e proprie opere di land art che accoglieranno migliaia di visitatori desiderosi di mettersi in gioco fino a quando, verso settembre, arriverà il momento. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Perdersi e... ritrovarsi. Parte il grande viaggio nei labirinti di mais; Perdersi (o ritrovarsi?) in un labirinto… di mais!; Hai mai passeggiato nel labirinto di bambù più grande del mondo? Si trova in Italia ed è uno spettacolo.
Perdersi e ritrovarsi nel mais. Riapre Labirinto Effimero - Torna il Labirinto Sospeso realizzato con canne di bambù e materiali di recupero. Riporta msn.com
I labirinti di mais più belli d’Italia in cui ‘perdersi e ritrovarsi’ - nel labirinto consiste nel perdersi lungo il percorso per poi ritrovarsi, come in ogni labirinto ... Secondo greenme.it