La libertà di scelta alimentare esiste e non esiste allo stesso tempo
Eppure, in questa vasta offerta, la vera libertà di scelta alimentare si cela tra le sfumature di consapevolezza e preferenze personali. Se da un lato ci viene offerta una gamma infinita di opzioni, dall’altro ci troviamo spesso a navigare tra pressioni sociali, pubblicità e aspettative culturali. La libertà di scegliere cosa mangiare è reale solo quando conosciamo davvero i nostri bisogni e desideri. Ma fino a che punto possiamo definirla autentica?
Sono le otto del mattino. Nella sala di un grande albergo, ancora un po’ insonnoliti, gli ospiti compongono il primo pasto della giornata scegliendo dal grande buffet la propria colazione tra crostate di frutta, torte alla crema e al cioccolato; brioche e croissant vuoti, ripieni o vegani; biscotti di svariate forme e sapori; cornflakes e muesli accompagnati dallo yogurt; marmellate e crema alla nocciola; formaggi, insaccati, uova al bacon, sode o strapazzate; frutta fresca e sciroppata; pane, panini, fette biscottate. Da bere, un caffè – espresso, macchiato, decaffeinato, lungo, corto, americano, d’orzo – una tazza di latte caldo o freddo, un caffellatte, un cappuccino, una cioccolata calda, del tè nero o verde, infusi, spremute, succhi di frutta. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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? Scegli con consapevolezza ciò che porti in tavola! Ogni scelta alimentare ha un impatto, sulla tua salute e su quella del pianeta. In un'ottica di gastronomia sostenibile, è fondamentale sapere da dove proviene un prodotto, come viene coltivato e come Vai su Facebook
A tavola, “voglio scegliere io”: no alle imposizioni, per gli italiani mangiare vuol dire libertà; Viviamo in un posto bellissimo che deve dar retta a mia cuggina; Il 93% degli italiani sceglie una dieta equilibrata: no alle demonizzazioni.