Venduta ai cinesi e poi ricomprata La parabola della Pedini Cucine | Volevo salvare il lavoro di una vita

La vicenda di Pedini Cucine è un vero e proprio esempio di passione e determinazione. Dopo essere stata venduta ai cinesi, Daniele Radi ha deciso di riappropriarsi della sua creatura, salvando un patrimonio di famiglia e il lavoro di tanti. Questa storia dimostra che, con impegno e coraggio, si può riscrivere il proprio destino. E così, da Fano a Pechino, il sogno di Pedini torna a vivere, più forte che mai.

Il mobile è proprio. mobile. E capita che Daniele Radi, imprenditore fanese, si sia ricomprato la ‘sua’ Pedini Cucine dai cinesi. L’altra mattina si è chiusa la partita. I suoi partner con gli occhi a mandorla hanno lasciato Fano ed hanno fatto rientro a Pechino da dove arrivavano con dietro una fabbrica di mobili. Se si sono stappate bottiglie di champagne ieri in fabbrica – 75 dipendenti per una quindicina di milioni di fatturato –, non si sa, ma è probabile. Nel panorama industriale italiano quello della Pedini è una caso quasi unico, e cioè una fabbrica venduta ai cinesi che viene ricomprata dal vecchio proprietario dopo 5 anni di gestione convulsa e non facile. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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