L’etica della parola come antidoto ai discorsi d’odio Cos’hanno detto Fassino Scalfarotto e Migliore

In un’epoca in cui le parole hanno il potere di costruire o distruggere, affrontare il discorso d’odio diventa una priorità. Fassino, Scalfarotto e Migliore ci ricordano che il linguaggio può essere un’antidoto efficace, capace di trasformare le uova di serpente in strumenti di dialogo e rispetto. Con questa consapevolezza, l’evento “Voci contro l’odio” si apre come un appello a usare la comunicazione responsabilmente, perché le parole sono il nostro prima linea di difesa.

“Le parole possono essere uova di serpente. Evocano idee, crescono indisturbate e, se trascurate, si schiudono in atti di violenza”. Le immagini diventano plastiche, come a restituire la portata del fenomeno e la gravità del momento. È con questa immagine potente e al contempo inquietante che Gennaro Migliore, direttore del Consiglio consultivo di ICCEHS, ha aperto l’evento “Voci contro l’odio: insieme per una comunicazione responsabile”, promosso dal senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto ieri a Palazzo Madama, in occasione della Giornata internazionale contro i discorsi d’odio proclamata dalle Nazioni Unite. 🔗 Leggi su Formiche.net

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La parola della settimana è odio - I versi sono questi: Odi et amo quare id faciam fortasse requiris /nescio sed fieri sentio et excrucior. Come scrive ansa.it

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