Incinta e digiuna Odissea per il prelievo
Un’attesa estenuante e una delusione per una donna in gravidanza: due ore di paziente attesa al Cup, solo per scoprire che il prelievo del sangue non poteva essere effettuato a causa del limite di accessi già raggiunto. Una vicenda che evidenzia le sfide di un sistema sanitario spesso impreparato ad accogliere le esigenze di chi merita attenzione speciale. La sua storia mette in luce la necessità di riforme urgenti per garantire servizi equi e tempestivi a tutti, specialmente alle future mamme.
Due ore di attesa con il pancione per fare le analisi, ma alla fine non può fare il prelievo del sangue perché il limite massimo di trenta persone è già stato raggiunto. A denunciare il caso via social una donna in avanzato stato di gravidanza, che ieri mattina ha avuto una brutta disavventura al Cup. La donna non ha potuto usufruire del servizio zero code perché doveva eseguire le analisi prescritte dal libretto cartaceo di gravidanza della Regione Toscana. Come da lei stesa raccontato, si è recata al Cup alle 7,30 per le analisi del sangue, ovviamente rigorosamente a digiuno. Al suo arrivo in fila prima di lei c’erano due persone, ma quando sarebbe dovuto toccare alla futura mamma, i sanitari le hanno spiegato che non avendo lo zero code non poteva fare le analisi e quindi di ripresentarsi per il prelievo alle 9,30 secondo un altro iter senza prenotazione. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Incinta e digiuna. Odissea per il prelievo; L’odissea per un prelievo . Al nono mese in fila per l’esame: La priorità è stata soppressa.
"Incinta e digiuna". Odissea per il prelievo - Due ore di attesa con il pancione per fare le analisi, ma alla fine non può fare il prelievo del sangue perché il limite massimo di trenta persone è già stato raggiunto. Lo riporta lanazione.it
Incinta e in fila per un prelievo del sangue - Salve, vorrei ironicamente ringraziare, l’ottusit dei medici che questa mattina, presso la sala prelievi del S. Da ilmessaggero.it