Gcap droni e interoperabilità L’Italia tra ambizioni autonome e scenari integrati
L’Italia si sta muovendo con determinazione nel settore dei droni, tra ambizioni autonome e scenari integrati. Sebbene la componente senza pilota rimanga ancora fluida e non completamente integrata nel programma Gcap, le strategie nazionali puntano a soluzioni innovative, come la riconversione di piattaforme esistenti. Roberto Cingolani ha infatti evidenziato come queste modifiche potrebbero aprire nuove frontiere operative, portando il Paese verso un futuro più tecnologicamente avanzato.
All’interno del programma Gcap la componente senza pilota resta ancora in una fase fluida, priva di un’integrazione strutturata all’interno della tabella di marcia ufficiale. Lo ha chiarito l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, sottolineando come l’Italia stia valutando soluzioni nazionali per i droni, tra cui la riconversione di piattaforme già esistenti come gli addestratori M-345 e M-346. “Potremmo modificarli per renderli senza pilota”, ha spiegato a margine del Paris Air Show, ipotizzando un approccio inverso rispetto a quello turco: partire da un aereo con caratteristiche operative già mature e trasformarlo in un sistema unmanned. 🔗 Leggi su Formiche.net
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