In duecento contro la Dad | | Non si sacrifichi la scuola
In un momento delicato come quello attuale, non si può permettere che la scuola venga sacrificata. Un gruppo eterogeneo di adulti della provincia di Sondrio, tra genitori, insegnanti e personale scolastico, si fa portavoce di una voce unitaria: difendere l'istruzione e il futuro dei nostri ragazzi. Con questa lettera, chiedono attenzione e rispetto per un diritto fondamentale, perché il dibattito sulla didattica a distanza non può compromettere la qualità dell’educazione.
Si presentano come un "gruppo eterogeneo di adulti della provincia di Sondrio" e sono, tra gli altri, "genitori, parenti di ragazzi frequentanti gli istituti di ogni ordine e grado, insegnanti, personale impegnato nella scuola a vario titolo". Sono questi gli estensori di una lettera – indirizzata al presidente della Provincia, alla Prefettura, all’Ufficio scolastico territoriale, ai sindaci del territorio e a tutti i dirigenti – nella quale viene espresso un "No" secco alla reintroduzione della didattica a distanza nel periodo olimpico. "Siamo venuti a conoscenza, con apprensione – spiegano i 200 firmatari –, del comunicato stampa dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia del 13052025 in merito alla possibilità di utilizzo della didattica a distanza. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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