Il padre lo dopava a sua insaputa la terribile storia di Muis ex enfant prodige del ciclismo olandese
La sorprendente vicenda di Jesse Muis, ex enfant prodige del ciclismo olandese, rivela un oscuro segreto che ha sconvolto il mondo dello sport. A soli 17 anni prometteva grandi traguardi, ma tutto cambia nel 2015 con una squalifica per doping. La verità più scioccante? È il padre, Theo Muis, ex ciclista professionista, a doparlo senza che lui ne fosse cosciente. Una storia di talento e tragedia che mette in discussione i confini tra amore e inganno.
A 17 anni Jesse Muis era uno dei talenti più promettenti del ciclismo olandese. Per gli esperti era un potenziale big internazionale. Oggi ha 27 anni e la sua storia ( raccontata da Marca) è finita malissimo. Tutto è cominciato quando nel 2015 Muis è stato squalificato per doping dopo che è stata rilevata la presenza di nandrolone nel suo organismo. Si è scoperto che era il padre, Theo Muis, ex ciclista professionista, a doparlo a sua insaputa, senza il suo consenso. Papà Muis è stato squalificato a vita, il ragazzo per quattro anni. Quella che ne è seguita è una spirale inarrestabile. “Sprofondato nella delusione e nel rifiuto del suo ambiente, Jesse si dà al gioco d’azzardo – racconta Marca – accumula debiti impossibili da pagare e si rivolge ad antidolorifici e droghe sintetiche. 🔗 Leggi su Ilnapolista.it
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Il padre lo dopava a sua insaputa, la terribile storia di Muis ex enfant prodige del ciclismo olandese; Ciclismo, un ex professionista dopa il figlio minorenne.
Il padre lo dopava a sua insaputa, la terribile storia di Muis ex enfant prodige del ciclismo olandese - Poi, per colpa del padre è cominciata una spirale infernale. Come scrive ilnapolista.it