Calcio giovanile | il caso di Niccolò e il mobbing sportivo

Nel mondo del calcio giovanile, storie come quella di Niccolò sono diventate simbolo di un problema sottovalutato: il mobbing sportivo. Mamma Stefania ci racconta di un bambino di 11 anni alla scoperta del pallone, tra sogni e difficoltà. Un caso che svela le sfide di un ambiente dove la competizione può trasformarsi in esclusione. È tempo di riflettere su come proteggere i giovani talenti e promuovere un approccio più sano e inclusivo nel calcio.

Stefania è la mamma di Niccolò, un ragazzino milanese di 11 anni che si è appassionato al calcio da poco. "Avrei voluto indirizzarlo su altre discipline, sempre di squadra, ma ha scelto lui alla fine della scorsa estate. Per noi l’importante è che fosse felice". Almeno all’inizio nessun problema, anche se alcuni dei suoi compagni giocavano insieme già da 3-4 anni. "Niccolò non era un fenomeno con i piedi, spesso restava in panchina più di altri. Però si divertiva perché comunque partecipava alle partitelle di allenamento e nelle gare ufficiali dei tornei provinciali faceva il tifo per gli amici. 🔗 Leggi su Sport.quotidiano.net

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Memorial Niccolò Galli: Torneo Giovanile di Calcio a Firenze - Dal 1999, il Memorial Niccolò Galli a Firenze celebra la passione e il talento giovanile nel calcio. Dopo 24 anni, il ricordo di Niccolò resta vivo nel cuore di molti, testimoniando l’eredità di un giovane promettente strappato troppo presto dal suo sogno.

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