Niente promozione al lavoratore violento | chi sbaglia paga due volte
Approfondimento dedicato alle conseguenze di comportamenti inappropriati sul posto di lavoro. La disciplina aziendale non ammette indecisioni: chi sbaglia, paga doppio. Violenza, insubordinazione o atteggiamenti dannosi rischiano di compromettere non solo la carriera immediata, ma anche opportunità future come promozioni meritate. Per capire meglio questa dinamica, analizzeremo un caso emblematico che evidenzia come il rispetto delle regole sia fondamentale per una crescita professionale solida e duratura.
Come è noto, violare una regola di condotta applicata in azienda significa esporsi a possibili sanzioni disciplinari. Ma attenzione: tra le conseguenze negative il lavoratore potrebbe anche perdere un’attesa promozione. Un danno duplice, quindi, ma chiaramente giustificato se ci si lascia andare a gesti e comportamenti che ledono organizzazione, produttività o buon nome del datore di lavoro. È il caso di cui andremo a parlare a breve, con un dipendente che non soltanto è stato punito disciplinarmente, ma ha perso anche i punti utili a una progressione all’interno della gerarchia dei dipendenti. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
© Quifinanza.it - Niente promozione al lavoratore violento: chi sbaglia paga due volte
In questa notizia si parla di: promozione - lavoratore - niente - violento
Piazza Mancini Battaglia Un padre di famiglia, un lavoratore, è morto per mano di un posteggiatore abusivo, violento, con precedenti e senza permesso di soggiorno. Questa è l'Italia #cataniamdp Vai su Facebook
Niente promozione al lavoratore violento: chi sbaglia paga due volte; Cassazione: licenziato il dipendente condannato per violenza nei confronti della moglie; La protesta estemporanea dai modi violenti e intimidatori non è sciopero.
Promozione automatica, incombe sul lavoratore l’onere probatorio - 2103 codice civile ha l’onere di provare che il lavoratore sostituito era assente senza diritto alla ... Lo riporta diritto.it
Promozione automatica, incombe sul lavoratore l’onere probatorio (Cass. n. 11717/2013) - Questa Corte ha affermato, con orientamento costante, che “il lavoratore che deduce il diritto alla promozione automatica ai sensi dell’art. Riporta diritto.it