Mio padre Luigi Necco Quando morì la gente comune diceva | e adesso chi pensa a noi?

Mio padre Luigi Necco, icona del giornalismo sportivo e appassionato tifoso del Napoli, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di molti. La sua assenza si fa sentire, ma il suo insegnamento sulla libertà e la passione per la vita continuano a ispirarci. In questa intervista esclusiva con Monica Scozzafava, Alessandra Necco ci svela chi era veramente l’uomo della porta accanto, tra ricordi, valori e l’eredità che ci ha lasciato.

«Mio padre Luigi Necco, papà assente ma ho capito dopo il suo insegnamento sulla libertà» Il Corriere della Sera, con Monica Scozzafava, intervista Alessandra Necco figlio di Luigi indimenticata e indimenticabile giornalista anche (ma non solo) sportivo. Scrive Scozzafava: Telecronista sportivo e tifoso del Napoli, volto del 90° Minuto di Paolo Valenti, appassionato di archeologia: chi era veramente l’uomo della porta accanto, orgoglioso figlio del Sud, vittima dei tormenti della sua infanzia? Era il figlio di un antifascista tenuto in carcere per lunghi periodi, a Gigi, bambino, era stata negata anche la scuola. 🔗 Leggi su Ilnapolista.it

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«Mio padre Luigi Necco. Quando morì, la gente comune diceva: “e adesso chi pensa a noi?”»; Luigi Necco, il volto nazional popolare del calcio e dell’archeologia raccontato da sua figlia Alessandra.

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