La nemesi dello spagnolo Sánchez che prometteva una rinascita contro la corruzione
Da campione delle promesse di rinascita, Pedro Sánchez si trova ora alle porte di una crisi senza precedenti. Quello che doveva essere il ritorno alla trasparenza si sta trasformando in una nuova tangentopoli spagnola, minacciando non solo la credibilità del suo partito, ma anche il futuro della sua leadership. Riuscirà Sánchez a riscrivere questa storia di fallimenti e riconquistare la fiducia degli elettori? Il suo destino si sta rapidamente scrivendo in queste settimane cruciali.
E pensare che era salito al potere proprio con la promessa di una rinascita nel nome della lotta alla corruzione. Sette anni dopo, gli strascichi di una nuova tangentopoli spagnola rischiano di danneggiare irreparabilmente la credibilità del suo partito e soprattutto del suo governo. Pedro el guapo Sánchez è ancora nei guai, per l’ennesima volta in questa legislatura, invischiato in una crisi che però si preannuncia più grave delle altre. Rischio di ripercussioni elettorali per i socialisti. Nell’ultimo anno il leader socialista è stato travolto da una serie di turbolenze, partite con le accuse di traffico di influenze mosse alla moglie Begoña Gómez, passando per quelle di corruzione nei confronti del fratello minore David, per arrivare ora allo scandalo peggiore. 🔗 Leggi su Lettera43.it
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