In Kirghizistan la libertà di stampa è finita dopo trent’anni d’eccezione democratica
In Kirghizistan, la libertà di stampa, simbolo di un'eccezione democratica, si è spenta dopo trent'anni. Fino a pochi anni fa, il paese era considerato l’unico dell’Asia Centrale a offrire ai cittadini un livello accettabile di libertà, distinguendosi dalle dittature oppressive di Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan. Gli ultimi giorni…
Fino a cinque anni fa, il Kirghizistan era ritenuto l’unico stato dell’Asia Centrale – i cosiddetti Stan – a garantire ai propri cittadini un livello accettabile di libertà democratiche. Tra gli stati della regione, emersi dal crollo dell’U, ci sono infatti alcune delle dittature più brutali e longeve del pianeta, come Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan – e anche in Kazakistan la democrazia non se la passa benissimo. Gli ultimi giorni hanno però fatto capire chiaramente che questa eccezione kirghisa è ormai un ricordo sbiadito. E, come spesso accade, la vittima è stata la stampa indipendente, nello specifico il portale investigativo Kloop, caduto sotto gli attacchi del governo del presidente Sad?r Japarov, al potere dal 2021. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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Fuori di testata In Kirghizistan la libertà di stampa è finita dopo trent’anni d’eccezione democratica; Giornalisti incarcerati, anche così si misura la libertà di stampa; La nuova legge sulle religioni in Kirghizistan.