Salvò 80mila capolavori racconta Giulio Ravizza nel suo romanzo storico
Nel cuore impervio dell’Uzbekistan, tra il calore sfrenato del deserto e le strade che sembrano dissolversi all’orizzonte, si cela Nukus: una capitale per certi versi dimenticata, ma ricca di storie e segreti. Giulio Ravizza, con il suo romanzo storico "Salv242 80mila capolavori", ci guida in un viaggio appassionante tra passato e presente, rivelando come anche nei luoghi più nascosti possa brillare un patrimonio culturale senza tempo. E questa è solo l’inizio...
A Nukus non si arriva per caso. Bisogna volerci andare, superare il nulla rovente del deserto uzbeko, le strade che si sciolgono sotto il sole, le piste sterrate che sembrano portare da nessuna parte. È una piccola città, capitale della repubblica autonoma del Karakalpakstan, a sud di quello che un tempo era il Mare d’Aral. Eppure, in questo (apparente) angolo dimenticato del mondo — nel cuore del Karakalpakstan, una repubblica autonoma di cui pochi conoscono persino il nome — si trova un museo straordinario: un tempio dell’arte d’avanguardia nascosto tra le sabbie, che custodisce 81.600 capolavori messi al bando dal regime sovietico. 🔗 Leggi su Iodonna.it
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