Quando la Via Lattea incontrò un’altra galassia E le rubò le stelle
Quando la Via Lattea incontra un’altra galassia e le ruba le stelle, si apre un capitolo affascinante dell’universo. Dieci miliardi di anni fa, una galassia nana fu inghiottita, lasciando tracce indelebili nella nostra storia cosmica. Questa fusione, potente e silenziosa, ha modellato la nostra galassia come la conosciamo oggi. Il suo nome, del resto, continua a svelare i segreti di un passato che ci invita a scoprire.
Firenze, 16 giugno 2025 – Dieci miliardi di anni fa una galassia è morta, perché ‘mangiata’ dalla Via Lattea che, passaggio dopo passaggio, ha attratto a sé le stelle della più piccola Gaia Enceladus, orbitante attorno a lei come satellite. In realtà, la galassia fagocitata, benché definita nana, presentava dimensioni considerevoli, tanto che la fusione ha provocato potenti cambiamenti all’interno della Via Lattea. Lo stesso nome, del resto, Gaia Enceladus, sottolinea l’impatto che ha avuto sulla nostra galassia: se “Gaia” riprende il nome del satellite ESA che ne ha permesso la scoperta e l’analisi dei dati, “Enceladus” rappresenta un gigante della mitologia greca, imprigionato sotto la Sicilia e responsabile dei terremoti e delle eruzioni dell’Etna. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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