Non eravamo pronti per questo inferno Siamo impotenti Teheran senza rifugi piange le sue vittime
Non eravamo pronti per questo inferno. Siamo impotenti. Teheran piange le sue vittime, con oltre 400 morti e 650 feriti, colpite dai raid di Israele. La città , scioccata e disperata, cerca rifugi tra le macerie, mentre l’eco delle sirene si diffonde senza sosta. In un momento di crisi così profonda, la speranza sembra sfuggire tra le dita. Ma come si può ricostruire la pace in un dolore così vasto?
“Non eravamo pronti per questo inferno. Siamo impotenti”. Teheran piange le sue vittime – 406 morti e oltre 650 feriti secondo i dati di Human Rights Activist – colpite dai raid di Israele. Una cittĂ scioccata che cerca di difendersi dalle incursioni dei jet. Chi può lascia la capitale, chi non è in grado di farlo si sente in trappola, alla ricerca di rifugi in cui proteggersi. Ma non ci sono i Mamad, le safe room delle case israeliane. E neanche ricoveri di emergenza: si scappa in cantina, si cerca riparo nei tunnel. Sui social media, gli utenti ripubblicano le dichiarazioni della portavoce del governo Fatemeh Mohajerani, che ha invitato la popolazione a rifugiarsi in moschee, scuole e metropolitane. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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